Progressisti contro il progresso

Lo dice il Nyt: dal nucleare agli Ogm è la sinistra a essere antiscientifica
"La sinistra sta diventando refrattaria alla scienza, la sinistra sta diventando reazionaria”. Marc Andreessen, leggendario venture capitalist della Silicon Valley, inquadrò così la trasformazione della sinistra americana da motore del progresso a bastione della conservazione. Lo fece in una conversazione con Eduardo Porter, columnist economico del New York Times, che ieri sul giornale simbolo dei liberal d’America ha lanciato delle accuse gravi.

E’ la sinistra, quanto e forse più della destra, a mettere i bastoni fra le ruote alle grandi battaglie scientifiche della nostra epoca. Porter parla di bias cognitivo, di quella particolare forma mentale che porta una persona a negare l’evidenza a causa di pregiudizi o interessi. Per decenni, la sinistra ha accusato la destra di essere vittima dei più feroci bias cognitivi. Come fate a negare i cambiamenti climatici?, si chiedevano. Come potete smentire l’estensione naturale dei diritti civili al di fuori della famiglia tradizionale? La sinistra si nutre da sempre dell’idea di una destra deumanizzata e in preda ai più feroci pregiudizi, incapace di vedere la realtà autoevidente che ha davanti a sé. Anche in Italia, in questi giorni, la sicumera e la tranquillità con cui politici e seguaci di una certa sinistra hanno dato del decerebrato alla gran maggioranza dei cittadini che non è andata a votare al referendum cosiddetto sulle trivelle è prova di questo atteggiamento.

Le cose, è chiaro, non stanno così. Il fatto, scrive Porter, è che i bias cognitivi e i pregiudizi ingiustificati della sinistra sono forti e, da una prospettiva liberal, pericolosi quanto quelli della destra, se non di più.

Si prenda il cambiamento climatico. I liberal non esitano a dare dello stupido a chi osa mettere in dubbio l’idea che il global warming sia provocato dall’uomo: lo dicono gli scienziati! Ma quando gli stessi scienziati dicono che una soluzione sicura al global warming è l’energia nucleare, la fiducia della sinistra nella scienza si dissipa, e scatta il bias cognitivo. I pregiudizi dei liberal, sentenzia Porter, sono più pericolosi per il contrasto al global warming di quelli dei conservatori.

E gli Ogm? La maggioranza degli studiosi è convinta che siano un passo avanti per porre fine alla fame nel mondo, ma la sinistra non ne vuole nemmeno sentir parlare: bias cognitivo. E’ così che è andata anche con il referendum in Italia: a sentire i referendari non è colpa loro, sono gli italiani che sono stupidi.

Articolo de il Foglio; http://www.ilfoglio.it/esteri/2016/04/21/news/progressisti-contro-il-progresso-95204/

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