Perestrojka: politica di riforme avviata da Michail Gorbaciov, leader dell'Unione Sovietica, nel 1985, con l'intento di modernizzare il sistema economico, politico e sociale del paese. La perestrojka ("ristrutturazione") avrebbe dovuto promuovere lo sviluppo del paese con un programma di intervento in tutti i campi del sistema sovietico: scienza e tecnica, riorganizzazione della struttura economica, politica degli investimenti.

L'obiettivo era passare da una direzione economica molto centralizzata a un sistema più decentrato, basato sull'autonomia delle imprese statali, la diretta responsabilità degli amministratori, l'incoraggiamento dell'iniziativa privata. Con la glasnost contribuì al processo che portò in pochissimi anni alla trasformazione prima e al crollo poi del quasi secolare regime comunista sovietico. La perestrojka incontrò l'opposizione sia dei sostenitori di riforme più radicali in senso capitalistico, sia dei nostalgici del vecchio regime, e il tentativo messo in atto da Gorbaciov di uscire dal totalitarismo e dall'economia centralizzata evitando il tracollo del sistema fallì. Nel 1991 Michail Gorbaciov fu allontanato dal potere.

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