Zhang Kai

Con le sue azioni legali in difesa del crocifisso Zhang Kai ha messo in crisi il regime. Che lo ha fatto sparire. Articolo di Francesco Leone Grotti - 29/12/2015 - Il Giornale.

Zhang Kai non ha passato il Natale a casa e nessuno sa dove si trovi. L'avvocato cristiano che si batte per i diritti umani in Cina è stato sequestrato dalla polizia il 25 agosto.

Il giorno seguente avrebbe dovuto incontrare l'ambasciatore straordinario americano per la libertà religiosa, David Saperstein. Zhang, 36 anni, sposato con una figlia piccola, si è attirato le ire del partito comunista per essersi speso in difesa dei diritti delle donne distrutte dalla legge sul figlio unico e dei cristiani perseguitati. «Nessuno sa dove sia», ha dichiarato pochi giorni fa al Guardian il suo amico intimo Yang Fenggang, docente di sociologia alla Purdue University (Usa).

«Non lo sa la sua famiglia, non lo sa il suo avvocato. È incomprensibile». Nel 2009 Zhang era già stato prelevato dalla polizia a Chongqing e malmenato, nel 2010 era sfuggito agli emissari del partito dopo un estenuante inseguimento a Pechino. Questa volta le autorità hanno deciso di fare sul serio con lui, a causa del ruolo che ha giocato nella difesa dei cristiani a Wenzhou, nella provincia orientale del Zhejiang, dove dal 2014 è in atto una campagna senza precedenti di demolizione di croci e chiese. Solo due chiese si sono salvate: quella di Zengshan e quella di Xialing. Nel primo caso, i fedeli hanno usato la forza: più di un migliaio di cristiani hanno difeso fisicamente la chiesa giorno e notte. Grossi massi sono stati posti davanti all'entrata per impedire alle gru governative di passare e demolire la croce, due piccoli dormitori sono stati costruiti dentro i cancelli per far riposare a turno, durante la notte, giovani e anziani. Sulla sommità della cinta muraria che circonda la proprietà della chiesa è stato apposto il filo spinato. Inoltre, sono state installate camere di sorveglianza lungo tutto il perimetro e altoparlanti per lanciare l'allarme.

Davanti a un simile dispiegamento di forze, il partito è dovuto indietreggiare e oggi il crocifisso della chiesa di Zengshan è l'unico rimasto in tutta la contea di Pingyang (Wenzhou). I fedeli della chiesa di Xialing, non disponendo di una simile organizzazione, si sono rivolti invece all'avvocato Zhang. Lui ha mosso quattro cause contro le autorità che, dopo poche settimane, sono state costrette a scendere a patti: «Ritirate le denunce e noi vi lasciamo la croce». La voce del successo inaspettato ha fatto presto il giro della provincia. Pochi mesi dopo, nell'agosto del 2015, le chiese clienti di Zhang erano già salite a un centinaio. L'avvocato voleva denunciare la campagna di demolizione all'ambasciatore americano ma è stato fatto sparire prima. Sembra che Zhang sia accusato di danneggiare la sicurezza nazionale e di disturbare l'ordine pubblico. I due capi di imputazione sono spesso usati dal governo per arrestare i dissidenti. Zhang era a conoscenza dei pericoli che correva ma ha deciso di andare avanti ugualmente perché «la mia missione è in Cina. Senza gli avvocati il paese diventerà ancora più corrotto». Nonostante le pressioni dell'ambasciatore americano, il governo non ha voluto rivelare dove è stato rinchiuso.

«La Cina è diventata così potente che nessuno ha il coraggio di criticarla», conclude il docente Yang. «Sembra che il mondo intero sia diventato impotente».

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