La strategia criminale del comunismo jugoslavo ha prodotto, con la complicità del partigianato comunista italiano, un numero enorme di vittime innocenti. Togliatti e l'apparato delinquenziale del partigianato comunista guidato da Luigi Longo hanno interpretato il ruolo di carnefici dei loro stessi fratelli. Belluno, Gorizia, Pordenone, Trieste, Treviso, Udine, e Vicenza, sono stati i luoghi della mattanza, oltre ai territori di Bosnia ed Erzegovina, Croazia, Dalmazia, Istria, Montenegro, Serbia e Slovenia. Foibe, fosse comuni, annegamenti di massa, torture e deportazioni, sono state prodromiche ad un esodo epocale delle popolazioni di etnia italiana da quei territori, nei quali la ferocia garibaldina è stata complice del comunismo titino.
Emanuele Bartoli