Verrà l'Anticristo e sarà ecologista, pacifista, ecumenista, vegano, animalista, giustizialista, populista, omofilo.

La prima forma di oppressione che si è manifestata nella storia è quella che l’uomo ha esercitato sulla donna. Questo concetto, accennato da Marx e successivamente approfondito dal suo compagno di merende Engels, è il fondamento delle attuali democrazie “avanzate”, ovvero delle società femminocentriche e omosessualizzate del XXI secolo. Oggi possiamo pertanto constatare che i sistemi basati sulle “politiche di genere” sono ipso facto marxisti. Questa presa di coscienza è necessaria per immaginare un’alternativa all’attuale stato di cose e alcune avanguardie intellettuali cominciano a richiamare l’attenzione sul tema. È il caso di due giovani e brillanti studiosi di lingua spagnola, Agustin Laje e Nicolás Márquez, chehanno pubblicato una ricerca tradotta in italiano nel 2023: Il libro nero della nuova sinistra.

È più forte di loro. Prendete un partito, un giornale, un gruppo di pressione, un comitato intellettuale, un collettivo di qualunque natura orientato a sinistra, e prima o poi si costituirà in ufficio permessi e divieti, tribunale dell’inquisizione. Dimenticherà di essere una parte, un partito rispetto al tutto e si sentirà super partes, stabilendo regole, osservanza e infrazioni. Sarà cioè inevitabilmente risucchiato da quell’ideologia che viene riassunta con l’espressione woke. In origine woke voleva dire essere svegli, poi è mutata in vigilanza – la famigerata vigilanza democratica – quindi è diventata sorveglianza. L’ideologia woke è di fatto un regime di sorveglianza che decide a chi rilasciare e a chi vietare i permessi di circolazione e a quali condizioni.
di Federico Rampini
Quante volte è già morto il Sogno Americano, per poi rinascere in modo spettacolare?
Una volta accadde, per esempio, negli anni Settanta. Quando un giovane Donald Trump tentava di farsi strada a New York: in una metropoli devastata da violenza e criminalità, droga e povertà, con un municipio sull’orlo della bancarotta. Molti in America, e ancora più in Europa, pensavano che gli Stati Uniti avessero imboccato la strada di un declino terminale, irreversibile, fatale. In quanto a New York, era una cloaca immonda da visitare con molte precauzioni: per non finire rapinati o morti ammazzati. La storia andò diversamente (e in quella storia lo stesso Trump fece un «cameo», una breve apparizione in un ruolo non da protagonista).
Leggi tutto: Quando il Sogno americano morì (e Trump scommise sulla sua rinascita)
Ci sono anche quelli a cui sembra del tutto naturale, e per nulla ideologico, parlare di patriarcato neoliberista e di razzismo sistemico, di cultura dello stupro e di decostruzione del privilegio eterocisnormativo. E quando li chiameremo woke ci diranno: woke? Quale woke?
Leggi tutto: Woke è chi sostiene che l'ideologia woke non esiste

Le lacrime di Angela Carini, vittima dell'ideologia, lavino gli occhi di chi non riesce a vedere.
Alle Olimpiadi parigine i nemici delle donne stanno trionfando. Così la pugile italiana, partita femminista, è finita martire del genderismo, siccome nella finis Europae qualcuno più nichilista di te lo trovi sempre.

Tutto ciò che difende, dai diritti all’ambiente, è ben rappresentato dal paese che ha deciso di osteggiare. Ma in realtà, più che avere a cuore la libertà, il wokismo usa la difesa di alcune libertà per attaccare l’occidente e farne il colpevole di tutti i mali
Leggi tutto: Il cortocircuito fatale della cultura woke schierata contro Israele
Dalla stampa alla scuola, dall’arte al mondo delle imprese, un pensiero che si sta imponendo con la sua escrescenza, la cancel culture
Come onorare il riconoscimento e le cause legittime delle minoranze senza screditare le cause, altrettanto legittime, della maggioranza? Grande punto di domanda, che colpisce tutta la società su temi centrali come il genere, l’origine etnica o sociale, il ruolo delle donne, le pratiche di consumo, la storia o la questione ambientale. E via discorrendo. Questioni immense ma che ricevono risposte disastrose, alla luce di un dibattito pubblico e di un trattamento politico indegni, in un clima di antagonismi e di odio. La conseguenza è il raggiungimento di risultati opposti all’obiettivo auspicato: la divisione si impone sulla concordia, compromettendo la realizzazione di progressi concreti a beneficio delle minoranze stesse.
Leggi tutto: Perché la cultura woke è un pericolo per la civiltà occidentale

La morte di Navalny indebolisce ancora di più l'immagine di Putin ai nostri occhi, sicuramente è un altro passo verso la non reversibilità del processo di isolamento di questa Russia dalle democrazie del mondo.
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