
https://drive.google.com/file/d/1QDtLeS6eWbQeu-GGgCQENRgpUUw9A2Z4/view?usp=sharing
Titolo Originale: JONESTOWN: THE LIFE AND DEATH OF PEOPLES TEMPLE
Regia: Stanley Nelson
Interpreti: -
Durata: h 1.26
Nazionalità: USA 2006
Genere: documentario
Leggi tutto: Jonestown The Life and Death of Peoples Temple (2006)

Come italiano si sentiva «un miserabile mandolinista e nulla più» mentre, come «cittadino sovietico» sentiva di «valere dieci volte più del migliore italiano».
Il 21 agosto 1964 moriva Palmiro Togliatti, uno dei protagonisti della storia del Novecento. Il suo ultimo scritto, il "memorandum di Yalta", pubblicato postumo e presentato come ideale testamento, fu letto quale dimostrazione dell'intelligenza di un leader pronto a portare il Pci sull'orlo di una frattura con il Pcus e a caldeggiare l'idea di una politica "nazionale" dei partiti comunisti europei.
Leggi tutto: Togliatti: la rinuncia alla cittadinanza italiana

Alle 21,50 del 5 marzo 1953 Radio Mosca trasmette una notizia che è uno shock per il mondo: è morto Stalin, presidente del Consiglio dei ministri dell'Urss e segretario del Comitato centrale del Pcus.

Molotov: Molotov Pseudonimo di Vjaceslav Michajlovič Scrjabin (Kukarka 1890 - Mosca 1986), rivoluzionario russo, uno tra i più importanti funzionari sovietici durante l'epoca di Stalin. Si avvicinò al movimento bolscevico nel 1906, e da allora si fece chiamare Molotov (che in russo significa "martello").

Dopo aver lasciato l’Unione Sovietica Svetlana Alliueva, la figlia di Stalin, pubblicò a metà degli anni Sessanta, uno dopo l’altro, due libri di memorie: opere tanto più preziose in quanto l’autrice era la testimone più prossima e più diretta della vita di suo padre che fosse ancora in grado di esprimere il proprio pensiero. Stalin, infatti, aveva avuto cura di eliminare tutti coloro che lo circondavano.

Vyšinskij, Andrej Januarevič (Odessa 1883 - New York 1954), uomo politico e diplomatico sovietico. Poco prima dello scoppio della Rivoluzione russa aderì al Partito socialista menscevico; nel 1920 si iscrisse al Partito comunista e negli anni successivi si mise in luce come giurista, con la formulazione di principi che trasformavano la legge in uno strumento della politica governativa.

Scrive Stéphane Courtois nel capitolo introduttivo de "Il libro nero del comunismo": Il terrore nazista ha impressionato per tre motivi. Innanzi tutto perché ha toccato direttamente gli europei. In secondo luogo perché, in seguito alla sconfitta del nazismo e al processo di Norimberga ai suoi dirigenti, i suoi crimini sono stati ufficialmente designati e stigmatizzati come tali. Infine, la rivelazione del genocidio degli ebrei ha sconvolto le coscienze per il suo carattere apparentemente irrazionale, la sua dimensione razzista e la radicalità del crimine.

Anche di Trockij è stato fatto un santino intoccabile. "Martirizzato" da Stalin, è stato poi beatificato dai comunisti occidentali. Tuttavia Trotzkij condivideva i metodi e le idee di Lenin e Stalin. La maggior parte degli storici ritiene che il corso del bolscevismo non sarebbe stato molto più morbido sotto Trotzkij. Citiamo le sue parole: "Il proletariato è una classe storicamente in ascesa... La borghesia, all'epoca attuale, è una classe in decadenza. Non solo non svolge il ruolo essenziale nella produzione ma, attraverso i suoi metodi imperialisti di appropriazione, distrugge l'economia mondiale e la cultura umana. La vitalità storica della borghesia è però colossale. Si aggrappa al potere e non molla la presa. Per questo minaccia di trascinare nella sua caduta tutta la società. Per strapparle il potere dalle mani occorre tagliargliele. Il terrore rosso è l'arma impiegata contro una classe votata a morire e che non vi si rassegna". Il terrore rosso finirà per distruggere anche la sua testa.