Chi c'è dietro il (nuovo) Partito Comunista Italiano
Risalendo alle origini del (nuovo) Pci è emerso che a fondarlo sono stati Giuseppe Maj e Giuseppe Czeppel, nomi noti agli inquirenti italiani e francesi
Dallo scorso agosto il (nuovo) Pci è salito alla ribalta delle cronache per la lista di proscrizione dei "sionisti", all'interno della quale sono stati inseriti i nomi di giornalisti, politici, imprenditori, esponenti del mondo culturale e aziende, che avrebbero la colpa di sostenere Israele nella guerra contro Hamas. Si è acceso un faro su questa organizzazione anche e soprattutto per i toni utilizzati nei comunicati dal taglio eversivo, che invitano, tra le altre cose, a "rovesciare il governo Meloni rendendo ingovernabile il Paese fino a imporre un governo d’emergenza espressione degli organismi operai e popolari e del resto delle masse organizzate". Nonostante gli intenti e i toni, finora si è considerato il (nuovo) Pci come un'organizzazione secondaria, di poca importanza. Per capire meglio come possa muoversi, il Giornale ha indagato sulle origini di questo movimento, scoprendo, nelle sue fondamenta, collegamenti diretti con il terrorismo degli anni Settanta, Ottanta e Novanta.
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Quella verità "infoibata" sulla strage comunista di Vergarolla
Settantotto anni fa l'eccidio titino sulla spiaggia di Pola dove morirono oltre cento italiani. Sangiuliano: "Mai trovati i colpevoli"
Il 18 agosto del 1946 il mare di Pola è calmo. Placido. La gente è in spiaggia in un clima di festa perché i canottieri della «Pietas Julia» hanno organizzato una gara che non rappresenta solo un evento sportivo, ma anche un modo per restare legati all'Italia. Già perché ormai la guerra è persa da un anno e Pola è l'unica città dell'Istria a non essere finita sotto il controllo di Josip Broz Tito ma sotto quello britannico. I polesani sono in acqua oppure affacciati alla riva. Alle 14.15 un boato squarcia l'aria. È morte ovunque. Brandelli di carne si alzano in cielo e alcuni malcapitati vengono addirittura polverizzati. Qualcuno infatti ha innescato ventotto mine antisbarco ai bordi dell'arenile. È un massacro. Più di cento persone vengono uccise, un terzo dei quali sono bambini.
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Favole del comunismo
"Le mie favole del comunismo sono rifugi per sfuggire all'orrore"
Mentre Hoxha costruiva bunker, una bambina immaginava il futuro. Che ha trovato in Italia.
Intervista ad Anita Likmeta
Il martire che solo la Russia non capisce
La morte di Navalny indebolisce ancora di più l'immagine di Putin ai nostri occhi, sicuramente è un altro passo verso la non reversibilità del processo di isolamento di questa Russia dalle democrazie del mondo.
I Falchi Gender e la saggezza della Tamaro
In prima pagina sul Corriere della Sera oggi compare un’ode a Michela Murgia firmata da Roberto Saviano, due dei principali scrittori italiani. Con molta meno enfasi, un po’ nascosto nelle pagine interne, il Corriere della Sera ha pubblicato nei giorni scorsi un testo in cui Susanna Tamaro (la scrittrice italiana che ha venduto più copie di tutte al mondo, terza assoluta dopo Eco e Collodi) racconta la sua disforia di genere infantile: voleva disperatamente essere maschio, poi con l’adolescenza la questione si è “dissolta come neve al sole” e la riappacificazione con il proprio essere donna è stata naturale. Scrive la Tamaro che se fosse caduta nelle grinfie dei “falchi gender” a otto o dieci anni avrebbe avuto la pubertà bloccata dalla triptorelina per poi finire dipendente a vita da pillole e iniezioni di ormoni “perché la natura è più forte della cultura” e di certo di ogni cultura ideologica come quella che sottopone i bambini definiti “trans” a tali trattamenti. Michela Murgia e Roberto Saviano tifano invece per quella ideologia con i loro scritti imbevuti di teorie queer contro la famiglia naturale. E allora mi sono incaponito a cercar di capire chi ha ragione.
Le immagini della strage compiuta da Hamas il 7 ottobre 2023
Uccisioni: oltre 1.200 - Ferimenti: oltre 6.000 - Rapiti e presi in ostaggio: 253
Il governo israeliano ha reso disponibile a tutti la documentazione visuale dei crimini commessi da Hamas durante l’attacco terroristico del 7 ottobre. Sono immagini terrificanti di una barbarie mai vista. Mostratele a tutti coloro che sostengono i palestinesi e i tagliagola maomettani.
[ clicca qui per vedere le immagini ]
https://saturday-october-seven.com/
Questo è quello di cui sono capaci i palestinesi: barbari che vivono nell'odio, nel fanatismo e che ambiscono al martirio. Gli stessi che l'11 settembre 2001 festeggiavano in piazza gli attacchi terroristici alle Torri Gemelle di New York
L’Istria riflessa nella lirica di Lina Galli
La poesia è sempre stata per Lina Galli un modo d’essere e uno strumento efficace per raccontare e rivelare con massima trasparenza i problemi collettivi. Attraverso la trilogia Giorni di guerra (1950), Tramortito mondo (1953) e Notte sull’Istria (1958), la poetessa è riuscita a raccontare il profondo dolore della sua gente durante e a seguito della Seconda Guerra Mondiale. Le prime due sillogi sono considerate lo specchio dell’Istria distrutta e travagliata dalla guerra.
Nasce il grande Museo delle foibe
Il governo stanzia 8 milioni: obiettivo realizzarlo in due anni a Roma. Lo gestirà la Regione
Il sogno di un grande Museo nazionale del Ricordo delle foibe e dell'esodo è diventato ieri realtà. Il Consiglio dei ministri, su proposta del premier e del responsabile della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha approvato il disegno di legge sull'istituzione del Museo a Roma.
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- Il Mondo al contrario
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