Pol Pot
Pol Pot è il simbolo stesso della follia comunista, l'incarnazione del male assoluto e degli incubi peggiori. Pol Pot: pseudonimo di Saloth Sar (provincia di Kompong Thom 1925 - confine con la Thailandia 1998), uomo "politico" cambogiano. Fondatore del Partito comunista cambogiano, nel 1963 organizzò le formazioni guerrigliere dei Khmer Rossi, per opporsi in seguito al governo filoamericano instaurato da Lon Nol (1970). Deposto Lon Nol nel 1975 e divenuto primo ministro, avviò un progetto di "rieducazione" della popolazione cambogiana, che prevedeva la sua deportazione in massa nelle campagne e il lavoro forzato nei campi.
I crimini del comunismo
Di che cosa parleremo, quindi? Di quali crimini? Il comunismo ne ha commessi moltissimi: crimini contro lo spirito innanzi tutto, ma anche crimini contro la cultura universale e contro le culture nazionali. Stalin ha fatto demolire decine di chiese a Mosca; Ceausescu ha sventrato il centro storico di Bucarest per costruirvi nuovi edifici e tracciarvi, con megalomania, sterminati e larghissimi viali; Pol Pot ha fatto smontare pietra dopo pietra la cattedrale di Phnom Penh e ha abbandonato alla giungla i templi di Angkor; durante la Rivoluzione culturale le Guardie rosse di Mao hanno distrutto e bruciato tesori inestimabili. Eppure, per quanto gravi possano essere a lungo termine queste perdite, sia per le nazioni direttamente coinvolte sia per l'umanità intera, che importanza hanno di fronte all'assassinio in massa di uomini, donne e bambini?
Beppe Grillo
Beppe Grillo (il comico fondatore del movimento 5 stelle) sostiene la necessità di sottoporre al giudizio di un "tribunale speciale", ovviamente "popolare", i politici, gli industriali e i giornalisti, ovvero di coloro che lui ritiene colpevoli dello sfascio. Non mancano precedenti inquietanti nella "rivoluzione culturale" cinese e ancor prima nella rivoluzione bolscevica e nel "Terrore rosso".
Lenin maestro di Stalin nella pratica del terrore
Le stragi cominciarono subito dopo la presa del potere Contro i contadini Lo storico Andrea Graziosi: nelle campagne vi fu il ricorso sistematico alla presa di ostaggi, inclusi donne e bambini, e alla loro esecuzione. Molto spesso la Russia zarista viene descritta dagli studiosi come il «regno delle tenebre» ma era molto meno dispotica rispetto al regime sovietico.
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Jagoda
Jagoda, Genrich Grigorević (Lodz 1891 – Mosca 1938), uomo politico sovietico. Di origini ebraiche (il suo vero nome era Herschel Jehuda), aderì nel 1907 all’ala bolscevica del partito operaio socialdemocratico. Membro della CEKA (la polizia politica segreta) dal 1920, in seguito fu messo a capo della GPU e del NKVD. Jagoda fu tra i più accesi sostenitori di Stalin e fu tra gli artefici dell’eliminazione di Kirov e della successiva ondata di epurazioni in seno al Partito comunista sovietico (vedi Purghe staliniane).
Ezov
Ezov, Nikolaj (San Pietroburgo 1895 - Mosca 1940), uomo politico russo, capo della polizia segreta sovietica (NKVD, Narodnyj Kommissariat Vnutrennich Del, Commissariato del popolo per gli affari interni) dal 1936 al 1938, esecutore delle famigerate purghe staliniane. Aderì al bolscevismo nel 1917 e dopo aver servito nell’Armata Rossa entrò nell’apparato del Partito comunista come segretario di un obkom (comitato di distretto) della Repubblica socialista sovietica autonoma kirghiza (ora Kazakistan), ma in seguito fu destinato a coprire un posto di funzionario nel Comitato centrale a Mosca.
Mao Tse-tung
Mao Zedong (Shaoshan, Hunan 1893 - Pechino 1976), uomo politico cinese, leader della rivoluzione che portò all'instaurazione della Repubblica popolare cinese.
MAO: L'ADESIONE AL MARXISMO Nato da una famiglia contadina giunta a esercitare un piccolo commercio, si arruolò per un breve periodo nell'esercito nazionalista durante la ribellione (1911-1912) contro la dinastia Manciù; diplomatosi alla Scuola normale di Changsha, dove si avvicinò al pensiero occidentale approfondendo nel contempo la filosofia e la cultura cinesi, successivamente lavorò come assistente bibliotecario all'Università di Pechino. In questi anni entrò in contatto con le correnti politiche radicali e rivoluzionarie, e nel 1920 aderì al marxismo.
Stalin
Stalin (assieme a Mao) è senza dubbio il più grande criminale della Storia. E' stato a capo dell'Unione Sovietica dal 1924 a 1953 anno della sua morte. Ha governato con estrema durezza, sulle orme tracciate del suo predecessore Lenin. Stalin ha utilizzato qualsiasi metodo nel perseguire i suoi scopi: non ha avuto scrupoli nel servirsi di omicidi politici, di processi farsa, e nell'ordinare la deportazione di milioni di persone. Stalin è arrivato al punto di favorire e indurre l'insorgere di ha indotto carestie per avere la meglio sui contadini ucraini.
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