Ezov

Ezov, Nikolaj (San Pietroburgo 1895 - Mosca 1940), uomo politico russo, capo della polizia segreta sovietica (NKVD, Narodnyj Kommissariat Vnutrennich Del, Commissariato del popolo per gli affari interni) dal 1936 al 1938, esecutore delle famigerate purghe staliniane. Aderì al bolscevismo nel 1917 e dopo aver servito nell’Armata Rossa entrò nell’apparato del Partito comunista come segretario di un obkom (comitato di distretto) della Repubblica socialista sovietica autonoma kirghiza (ora Kazakistan), ma in seguito fu destinato a coprire un posto di funzionario nel Comitato centrale a Mosca.

Commissario all’agricoltura attuò il piano di collettivizzazione forzata voluto da Stalin. Dopo vari incarichi all’interno del partito, nel 1936 fu nominato capo dell’NKVD (l’organismo che precedette il KGB): nei due anni in cui ebbe tale funzione (periodo che passò tristemente alla storia con la denominazione di “yezhovshchina”) fu lo strumento di Stalin nella campagna di epurazioni contro i suoi oppositori politici.

Ezov fu membro del Politburo nel 1937, alla fine del 1938 fu destituito dalla direzione dell’NKVD, che fu assunta da Lavrentij Berija; in seguito fu arrestato e fucilato.

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